Dr. Pianale
2016-03-21 09:33:37 UTC
CDO
https://hondablogitalia.wordpress.com/2016/03/21/honda-e-il-deserto-degli-ibridi/
Honda Australia, esattamente come Honda Europe, ha visto scomparire dalla
gamma le versioni ibride che in passato erano sempre state presenti nel Line
Up della casa giapponese. La nuova Civic non è stata preannunciata con
motorizzazioni ibride, mentre la Accord che le avrebbe, non è più importata
ne in Europa ne lo sarà più in Australia e l’unica ibrida di cui è previsto
l’ingresso in gamma è la più estrema di tutte: la NSX.
motoring.com.au ha chiesto al direttore vendite di Honda Australia il motivo
di questa scelta di discontinuità, la risposta riguarda il mercato
Australiano, ma è perfettamente sovrapponibile alle politiche commerciali
Europee.
“L’ibrido per Honda è ancora molto, molto importante e una grande parte
delle vendite del nostro marchio. In Giappone, l’ibrido rappresenta circa il
65% del nostro volume di vendita, quindi è una parte enorme, anche grazie
degli incentivi statali che favoriscono le motorizzazioni ibride.
“In Australia, sarebbe importante da un punto di vista del ritorno di
immagine tecnologica che potrebbe dare, ma la realtà è che il mercato ibrido
è l’1% del mercato totale (n.d.r. 2,5% in Europa nel 2015) E penso che se si
eliminassero le vendite di Toyota sarebbe un valore molto più piccolo.”
Collins aggiunge che dopo i “disastri di vendite” di Civic Hybrid, Insight e
CR-Z sarebbe un’operazione troppo impegnativa tornare a vendere altri
modelli ibridi, a partire dalla Accord. Quindi “l’ibrido non è il core
business di Honda Australia”.
L’intervistatore fa notare che il CEO Takahiro Hachigo ha recentemente
dichiarato che entro il 2030 due terzi della produzione di auto Honda sarà a
motorizzazione alternativa (ibridi, ibridi plug in, fuel cell, elettrico) e
che le dichiarazioni di Collins sono in controtendenza con quanto dichiarato
dal suo “capo”.
“La risposta onesta è che veramente non lo so. Quello che so è che il cuore
del nostro business ora e nel prossimo futuro, in termini di volume, sono i
motori a benzina e diesel.
Ci sarà questa transizione, naturalmente, ma il mercato ibrido non cresce in
Australia e non mostra alcun segno a breve termine di crescita e penso che
senza incentivi statali è improbabile che possa crescere anche in futuro.
Penso che i consumatori siano già contenti di quello che possono ottenere
dai nostri motori diesel o benzina avanzati e molto efficienti, ma se
andiamo a chiedere loro di pagare fra i 3.000 e 5000 euro in più per il
privilegio di guidare ibrida o un ibrida Plug In, vendere diventa un po’ più
difficile.”
https://hondablogitalia.wordpress.com/2016/03/21/honda-e-il-deserto-degli-ibridi/
Honda Australia, esattamente come Honda Europe, ha visto scomparire dalla
gamma le versioni ibride che in passato erano sempre state presenti nel Line
Up della casa giapponese. La nuova Civic non è stata preannunciata con
motorizzazioni ibride, mentre la Accord che le avrebbe, non è più importata
ne in Europa ne lo sarà più in Australia e l’unica ibrida di cui è previsto
l’ingresso in gamma è la più estrema di tutte: la NSX.
motoring.com.au ha chiesto al direttore vendite di Honda Australia il motivo
di questa scelta di discontinuità, la risposta riguarda il mercato
Australiano, ma è perfettamente sovrapponibile alle politiche commerciali
Europee.
“L’ibrido per Honda è ancora molto, molto importante e una grande parte
delle vendite del nostro marchio. In Giappone, l’ibrido rappresenta circa il
65% del nostro volume di vendita, quindi è una parte enorme, anche grazie
degli incentivi statali che favoriscono le motorizzazioni ibride.
“In Australia, sarebbe importante da un punto di vista del ritorno di
immagine tecnologica che potrebbe dare, ma la realtà è che il mercato ibrido
è l’1% del mercato totale (n.d.r. 2,5% in Europa nel 2015) E penso che se si
eliminassero le vendite di Toyota sarebbe un valore molto più piccolo.”
Collins aggiunge che dopo i “disastri di vendite” di Civic Hybrid, Insight e
CR-Z sarebbe un’operazione troppo impegnativa tornare a vendere altri
modelli ibridi, a partire dalla Accord. Quindi “l’ibrido non è il core
business di Honda Australia”.
L’intervistatore fa notare che il CEO Takahiro Hachigo ha recentemente
dichiarato che entro il 2030 due terzi della produzione di auto Honda sarà a
motorizzazione alternativa (ibridi, ibridi plug in, fuel cell, elettrico) e
che le dichiarazioni di Collins sono in controtendenza con quanto dichiarato
dal suo “capo”.
“La risposta onesta è che veramente non lo so. Quello che so è che il cuore
del nostro business ora e nel prossimo futuro, in termini di volume, sono i
motori a benzina e diesel.
Ci sarà questa transizione, naturalmente, ma il mercato ibrido non cresce in
Australia e non mostra alcun segno a breve termine di crescita e penso che
senza incentivi statali è improbabile che possa crescere anche in futuro.
Penso che i consumatori siano già contenti di quello che possono ottenere
dai nostri motori diesel o benzina avanzati e molto efficienti, ma se
andiamo a chiedere loro di pagare fra i 3.000 e 5000 euro in più per il
privilegio di guidare ibrida o un ibrida Plug In, vendere diventa un po’ più
difficile.”